Secondo una recente direttiva USA i farmaci omeopatici, negli Stati Uniti, dovranno indicare sulle confezioni che non esiste alcuna evidenza scientifica di efficacia e che i presunti risultati raggiunti dall’omeopatia sono basati esclusivamente solo su teorie di fine 1700, rifiutate della medicina moderna.
Dunque ancora una volta l’attenzione si accende sui farmaci omeopatici e sulla loro presunta efficienza nella guarigione dei pazienti. E’ ormai pacifico affermare che i farmaci omeopatici non funzionano: sono inefficaci a curare qualsiasi malattia o patologia tant’è vero che in Italia da anni ormai, a differenza degli USA che ci sono arrivati solo ora, è obbligatoriamente presente sulle confezioni di questi “farmaci” l’indicazione “medicinale omeopatico perciò senza indicazioni terapeutiche approvate”.
Ed è qui che sta il punto, nessuna malattia o patologia è stata mai guarita con un farmaco omeopatico e allora perchè continuare a produrli? Di motivi per bloccarne la produzione ce ne sarebbero tanti, non solo per quanto riguarda i costi in termini economici ma anche e soprattutto perchè l’omeopatia è, nel migliore dei casi inutile, se non dannosa quando si sostituisce a terapie efficaci (e accertate) per patologie serie. Ognuno ha diritto a curarsi come meglio crede e secondo le proprie convinzioni ma, ricordiamolo, è sempre il medico che deve consigliare e decidere come e soprattutto con cosa curare una patologia. Libertà di cura si, ma con la giusta informazione.