Il Napoli, in assenza di un bomber vero, sta faticando soprattutto in zona gol. I problemi sono emersi dopo l’infortunio di Milik. Sabato sera l’attaccante polacco ha assistito al match contro la Lazio in Tribuna d’Onore allo Stadio San Paolo (nella foto), e in queste ore a tenere banco sono le sue dichiarazioni circa i tempi di recupero rilasciate ai microfoni di un network polacco: “Al 99% in questi casi finisce con una lieve contusione, ma purtroppo può succedere. È il mio primo infortunio di questa gravità. Svolgo almeno due sedute d’allenamento al giorno, alle 9 sono al centro sportivo e torno a casa alle 16, poi svolgo degli esercizi supplementari. Vado quasi ogni giorno in cyclette, a un ritmo molto lento. Sono ancora all’inizio del percorso…Mi annoio? Cerco di ammazzare il tempo facendo cose che in genere non posso fare. Per esempio, ho fatto degli investimenti. Avverto grande sostegno della squadra, dei tifosi e della Nazionale.
“Io stella della squadra? No, credo sempre nel collettivo, ed io devo ancora crescere tanto. Non voglio riposare sugli allori: voglio crescere come giocatore e come persona. Se visito la città? Lo faccio raramente, il calcio a Napoli è religione e passeggiare tra la folla è complesso. Faccio shopping al mattino presto, o in posti poco affollati. È bello ricevere tante attenzioni, ma è anche vero che a volte ti piacerebbe prendere una pausa dal caos e dalla frenesia. Una volta mi hanno seguito due scooter per circa 5km. A un semaforo hanno bussato al finestrino, e mi hanno chiesto un autografo. Temevo volessero altro. I compagni di squadra mi hanno consigliato di non portare in giro oggetti molto costosi, come un orologio di lusso, perché non sarebbe stato sicuro. Meglio evitare certe situazioni”.
“Dove vivo? Tra Napoli e il centro sportivo. Volevo essere vicino al luogo in cui mi alleno. Poco fa, a San Gregorio Armeno, hanno realizzato la statuina con le mie fattezze, e hanno insistito per regalarmela. Ci conoscono tutti, in città non si parla d’altro e quando sono in giro nessuno ci lascia pagare. Avrò pagato nei ristoranti due volte su dieci…Quando torno in campo? Tutto sta andando secondo i piani, non ho problemi con il ginocchio. Non è gonfio e non ci sono accumuli di sangue. Ma non voglio sbilanciarmi. Non voglio avere fretta, ho ancora una carriera intera davanti. Quello che mi sto perdendo ora, lo recupererò in seguito. Tornerò in campo quando i medici mi giudicheranno guarito al 100%. Speriamo possa accadere in primavera…”